Buongiorno a tutti!

Sono sicura di trovarvi bene, pronti per un’altra avventura insieme. Oggi voglio parlarvi del Retreat che ho organizzato per voi all’Y40 di Padova, a cavallo tra marzo e aprile.

Come ben sapete, ho un certo legame con l’acqua e ad Y40 riesco ad unire yoga e pratica nell’acqua: l’apnea. Con il tempo ho poi scoperto quanto queste due pratiche, apparentemente scollegate, abbiano invece in comune tantissimo: la respirazione, il fatto di prendere consapevolezza del nostro corpo, l’essere in grado di farci rilassare. Proprio per questo ho deciso di portarle insieme all’Y40, per farvi provare sulla pelle tutte queste sensazioni. Potremo metterle in pratica, provando sensazioni che rimarranno in noi per sempre. 

Alcuni di voi, ospiti dei retreat passati ad Y40, sanno bene di cosa parlo: spesso la gente associa l’apnea ad uno sport ansioso, difficile e non per tutti. Sicuramente, trovarsi davanti una piscina profonda 42 metri e pensare di stare sott’acqua più di quanto siamo abituati, rende l’inizio un po’ più difficile. Proprio qui entra in gioco la respirazione, che nello yoga, come ben sapete, viene definita “Pranayama”. Grazie a questo esercizio di controllo del respiro, siamo in grado di rilassarci, alleviare la stanchezza fisica ma soprattutto di rallentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. In questo modo, siamo in grado di prendere più consapevolezza del nostro respiro, del nostro corpo e di allontanare lo stress, riuscendo a focalizzarci sul qui-e-ora nell’acqua. Inoltre, vi ricordo che a Y40 abbiamo la fortuna di avere una vasca con acqua termale a 34°, caratteristica che rende ancora più perfette le condizioni per provare, e nel caso foste già esperti, di migliorare!

Nella newsletter che vi ho mandato, vi ho lasciato una curiosità. Vi ho parlato del “riflesso d’immersione”: sapevate che è presente in quasi tutti i mammiferi ed è involontario? É proprio questo magnifico meccanismo del nostro corpo che ci aiuta nel rilassamento. Grazie a dei recettori presenti sul nostro viso, è come se il corpo riconoscesse di essere in acqua, facendo rallentare il battito cardiaco, per riuscire a portare più ossigeno ai nostri organi principali. Ma vi dirò di più! Uno studio afferma che i Tursiops truncatus, una specie di delfini, siano in grado di regolare volontariamente questo meccanismo del corpo, in base alla profondità in cui andranno a nuotare! Sembra che siano in grado di regolare il battito del loro cuore nello stesso modo in cui noi siamo in grado di ridurre la velocità con cui respiriamo. Non è bellissimo come tutto torni alla respirazione, il Pranayama, e allo Yoga?

Vi lascio con questa riflessione. Pensate a quale potere ha la mente, se ben allenata: è in grado di farci fare cose straordinarie e grazie ai tre elementi di cui vi ho parlato prima, acqua, yoga e respirazione, in questo Retreat saremo in grado di provare tutto quello di cui vi ho parlato qua sopra. Da qualche parte bisogna iniziare, perché non da Y40?

Clicca qui per prenotare il Retreat: avrai accesso ad uno sconto solo fino al 28 Febbraio!

Vi auguro una buona giornata,

Giada 🙂