Buongiorno a tutti, 

Eccoci qua, alla vigilia di un altro splendido retreat e finalmente con un nuovo articolo del mio blog, non avete idea di quanto mi sia mancato scrivervi. 

Neanche il tempo di ricominciare che ci troviamo subito davanti ad un semplice, ma allo stesso tempo profondo quesito. Perché immergersi? 

La prima risposta di cuore potrebbe essere, perché no? Perché non testare i propri limiti? Perché non provare qualcosa di nuovo mai provato prima? Perché non uscire dalla propria comfort zone? 

Ma soprattutto cosa le è saltato in testa a Giada di unire due mondi così separati e agli opposti?

Si giusto, effettivamente lo yoga e l’apnea sono due mondi separati ed opposti… o forse no?

Se ci fermiamo un attimo ed analizziamo queste due discipline, si possono trovare un sacco di punti in comune che mi hanno portato ad unirle per creare questo nostro retreat.

Uno dei punti cardini dell’apnea risiede nella forza della mente e nella calma del corpo. Basti chiedere a chiunque pratichi questa disciplina quali sono gli obiettivi principali per praticarla e lui ti risponderà: assenza di pensieri, calma distaccata, chiarezza di quello che si sta facendo, distacco corporeo. 

Per poter raggiungere questi intenti, è fondamentale sviluppare una capacità spiccata nel rilassamento del corpo che, come sappiamo, sta alla base del mondo dello yoga.

Questa qualità è basilare per chi si immerge sott’acqua, in quanto il risparmio di ossigeno è essenziale per la qualità e la durata dell’immersione.

Si arriva così al punto focale di unione di questi due mondi: l’importanza della respirazione. 

Lo yoga da sempre studia il respiro “pranayama”. Ed è proprio grazie alla conoscenza e al controllo del respiro che, una volta in immersione, diventa possibile mantenere a lungo l’apnea.

Quindi, la profonda conoscenza del proprio corpo e l’esplorazione di esso in relazione ad una mente forte sono le ragioni dell’incontro di queste due discipline, sicuramente diverse, ma in armonia l’una con l’altra. 

Ora vi starete chiedendo: ok Giada abbiamo capito perché hai deciso di creare questo retreat, ma non hai ancora risposto alla domanda principale! Giusto avete ragione… Perché immergersi? 

Nella vita ci troviamo spesso davanti a domande simili che possono sembrare banali con risposte scontate, ma spesso non è così e ci ritroviamo a scervellarsi sul perché fare una cosa o perché no. 

Per quanto riguarda me, l’acqua è il mio elemento. In acqua sono in pace con me stessa, in acqua mi sento cullata e coccolata, fluttuo e sono serena.

Ecco, forse per me la risposta sta proprio lì, la serenità. Serenità mentale, serenità fisica, serenità a 360 gradi, ma questa sono io. 

Ognuno di noi vive le proprie esperienze e percepisce stimoli in modo diverso e totalmente soggettivo quindi, alla fine, per me è impossibile rispondervi, anzi forse a questo punto sono più io che chiedo a voi: 

Perché immergersi?